Intervista a JBL
JBL, ex campione mondiale WWE, è stato intervistato dal Long Island Press: ecco le sue risposte più significative.
- "Mi chiedi se la WWE dovrebbe fare qualcosa per far sì che i lottatori tengano da parte i loro soldi, visto che non potranno combattere in eterno...beh, io penso che la WWE faccia già un sacco di cose per i suoi lottatori. E poi appena si arriva nella federazione, non si guadagna molto, perciò in questo senso i wrestler sono già educati a gestire le proprie risorse se non si vogliono ritrovare in situazioni spiacevoli. Il fatto è che la WWE non può costringere nessuno a risparmiare denaro, e se qualcuno vuole spendere i suoi soldi per comprare 12 macchine e 2 case, restando senza niente, può farlo"
- "Il mio desiderio di tornare sul ring è dettato da due ragioni: prima di tutto ho 41 anni, quindi ancora posso dire la mia sul ring. E poi non mi andava di essere ricordato nel modo in cui me ne sono andato nel 2006: ero grasso, fuori forma, non volevo che la gente avesse quella come ultima immagine di me. Avevo la possibilità di tornare, e di combattere per un ultimo periodo in un modo che preferivo rispetto al precedente, e ho deciso di iniziare questa avventura"
- "Non ho avuto modo di parlare di politica con Mick Foley ultimamente, perchè non ci incontriamo. Siamo amici, ma siamo entrambi molto occupati in questo periodo, a differenza del 2004, quando ci furono le precedenti elezioni. Cosa penso della classe politica americana? Sono patetici, senza distinzioni tra repubblicani e democratici. Credo che siamo caduti veramente in basso con questa classe politica, e che non potremmo avere governanti peggiori. Purtroppo siamo in queste mani, con delle guerre in corso e i politici che pensano ad altre cose"
- "Prima, per avere successo nel wrestling business, dovevi conoscere quante più cose possibili, lavorare duro in giro per il mondo e poi, forse, arrivava per te la possibilità di farti notare. Ti dovevi comportare bene, dimostrare di poter lavorare giorno dopo giorno in questo mondo. Adesso io lavoro part-time e non sono a stretto contatto col locker room, ma ho l'impressione che i ragazzi che combattono sono sempre meno portati a conoscere davvero i segreti del business, e per loro arrivare al successo più in fretta è possibile rispetto a qualche tempo fa. E non perchè siano migliori dei wrestler di una volta, intendiamoci: semplicemente, i tempi sono cambiati"
- "Il discorso che ho fatto prima per la classe politica ha dei risvolti anche sul wrestling: io sono contro gli steroidi al 100%, ma se mi vengono a dire che il wrestling deve essere regolamentato dai politici allora non ci sto, mi dispiace. Non riescono a fare del bene dell'America, non sanno svolgere il loro lavoro...perchè dovrebbero essere autorizzati a portare la loro inettitudine in questo business? Facessero prima qualcosa di buono per l'America, e poi forse avranno il giusto credito per cambiare le cose anche qui"
Credits: gerweck.net
Andrea "ADL" Di Liello
- "Mi chiedi se la WWE dovrebbe fare qualcosa per far sì che i lottatori tengano da parte i loro soldi, visto che non potranno combattere in eterno...beh, io penso che la WWE faccia già un sacco di cose per i suoi lottatori. E poi appena si arriva nella federazione, non si guadagna molto, perciò in questo senso i wrestler sono già educati a gestire le proprie risorse se non si vogliono ritrovare in situazioni spiacevoli. Il fatto è che la WWE non può costringere nessuno a risparmiare denaro, e se qualcuno vuole spendere i suoi soldi per comprare 12 macchine e 2 case, restando senza niente, può farlo"
- "Il mio desiderio di tornare sul ring è dettato da due ragioni: prima di tutto ho 41 anni, quindi ancora posso dire la mia sul ring. E poi non mi andava di essere ricordato nel modo in cui me ne sono andato nel 2006: ero grasso, fuori forma, non volevo che la gente avesse quella come ultima immagine di me. Avevo la possibilità di tornare, e di combattere per un ultimo periodo in un modo che preferivo rispetto al precedente, e ho deciso di iniziare questa avventura"
- "Non ho avuto modo di parlare di politica con Mick Foley ultimamente, perchè non ci incontriamo. Siamo amici, ma siamo entrambi molto occupati in questo periodo, a differenza del 2004, quando ci furono le precedenti elezioni. Cosa penso della classe politica americana? Sono patetici, senza distinzioni tra repubblicani e democratici. Credo che siamo caduti veramente in basso con questa classe politica, e che non potremmo avere governanti peggiori. Purtroppo siamo in queste mani, con delle guerre in corso e i politici che pensano ad altre cose"
- "Prima, per avere successo nel wrestling business, dovevi conoscere quante più cose possibili, lavorare duro in giro per il mondo e poi, forse, arrivava per te la possibilità di farti notare. Ti dovevi comportare bene, dimostrare di poter lavorare giorno dopo giorno in questo mondo. Adesso io lavoro part-time e non sono a stretto contatto col locker room, ma ho l'impressione che i ragazzi che combattono sono sempre meno portati a conoscere davvero i segreti del business, e per loro arrivare al successo più in fretta è possibile rispetto a qualche tempo fa. E non perchè siano migliori dei wrestler di una volta, intendiamoci: semplicemente, i tempi sono cambiati"
- "Il discorso che ho fatto prima per la classe politica ha dei risvolti anche sul wrestling: io sono contro gli steroidi al 100%, ma se mi vengono a dire che il wrestling deve essere regolamentato dai politici allora non ci sto, mi dispiace. Non riescono a fare del bene dell'America, non sanno svolgere il loro lavoro...perchè dovrebbero essere autorizzati a portare la loro inettitudine in questo business? Facessero prima qualcosa di buono per l'America, e poi forse avranno il giusto credito per cambiare le cose anche qui"
Credits: gerweck.net
Andrea "ADL" Di Liello