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Cutting TNA #2

Benvenuti a tutti ad una nuovissima edizione del vostro Cutting TNA preferito. Vito “The Rated R Superstar” Miacola vi accoglie e abbraccia.

 

Sono ufficialmente in lutto. Già, Against All Odds mi ha zittito. Mi aspettavo uno show molto più calmo, senza troppi colpi di scena e invece eccomi qua a descrivere il ppv dell’anno, con uno stesso campione, ma tanta carne al fuoco. Ma andiamo con ordine.

 

Il match iniziale è il classico match che non vorremmo vedere in apertura di un appuntamento importante come questo. Due grandi (AJ e Tomko) contro due che cercano (BG e Bob) di ritagliarsi una fetta importante per la vittoria delle cinture di coppia. Tra AJ e Tomko di questi tempi non c’è una grossa alchimia e il triangolo Christian-Angle-Joe lo testimonia perfettamente. La classica coppia che scoppia, contro due personaggi e una grande prova di maturità davanti. E chi la spunta? Il duo heel che quindi si ricompone e che si riconferma titolato, ma che sicuramente promette proprio male, visto che Tomko e il principe Styles proprio non si sopportano più. Il work dell’infortunio di BG darà più gusto al feud che nasce e che promette tra quest’ultimo e il suo ormai ex-partner Kip. Tecnicamente il match non è stato sufficiente, data l’età avanzata di uno dei partecipanti, lento e anche Tomko non è sembrato devastante e incisivo come il suo solito.

Voto: 5

 

Il primo match femminile ha visto una Brooke in grande spolvero, ma francamente credo che il feud tra queste due signorine è lungi dall’esser terminato. Apprezzo le capacità combattive di Payton (e la sua bellezza), ma non raggiunge purtroppo la sufficienza, così come per me qualsiasi altro incontro femminile. Vedere però che se le danno di santa ragione è per certi tratti simpatico.

Voto: 4 ½

 

L’hipe per la questione delle valigette è terminato nel momento in cui si è capito che questi due si sarebbero affrontati nel ppv e che il vincitore si doveva prendere tutto. Certo, l’esito era scontato, francamente non puntavo un centesimo sulla vittoria del “Maple Leaf Muscle”, ma la signorina di colore della fine chi può essere? La fidanzatina (gran pezzo di gnocca) segreta dello Scott nazionale? O semplicemente una che si allena con lui? Prevedo altri incontri tra i due, ma la shot di Steiner per il titolo mondiale dei pesi massimi si spegnerà lentamente, col tempo, per via del fatto che la TNA ha semplicemente altri piani in merito. Il match non è stato esaltante, e all’apparizione della gnoc… ehm, della ragazza, la vittoria per Big Poppa Pump è parsa inevitabile.

Voto: 6

 

Che abbiano deciso che l’incontro tra Young e Storm diventasse la proclame del ritorno di Rhyno proprio non me l’aspettavo. Che lui ce l’avesse così tanto con il cowboy neanche. Che lui ce l’avesse un po’ con tutto il mondo sì. Ci aspettano importanti rivelazioni ad Impact, e spero che non se la prenda con Mesias e Mitchell (così, visto che Rhyno è abituato ad appoggiare Abyss nelle sue cause). Il match, invece, è stato breve, poco intenso e un riempitivo. Nella possibilità della nascita di un feud Rhyno-James Storm, Eric Young si libererebbe da un fardello che lo occupa da mesi.

Voto: 4+

 

L’altro match femminile paga il prezzo della scelta della TNA di presentarne due ad un unico ppv, scelta già pesante per Impact. Ho apprezzato l’ODB che non perde il suo fascino davanti ai suoi fan, quella che mette in seria difficoltà il gigante senza cuore, che manda su tutte le furie l’integralista islamica, ma che alla fine deve piegarsi allo strapotere della campionessa in carica. Il match non è stato uno squash, e già questo è molto, prevedo una continuazione delle ostilità tra le due.

Voto: 5 ½

 

Ecco il primo match che alza un po’ il tono di un evento che fino a questo momento non ha entusiasmato troppo. I match/massacri hanno sempre attirato un mucchio di persone, curiosi di vedere fino a che punto sono capaci di darsele due wrestlers. Questi due non hanno perso occasione di ferirsi e scorciarsi, anche se io personalmente ne ho viste di torture peggiori. Il filo spinato incute paura in tutti e anche il pubblico credo abbia sentito e percepito il dolore di questi poveretti, costretti per fare soldi a rompersi e farsi male sul serio. Alla fine la vittoria di Abyss fa tirare un sospiro di sollievo e promette altro sangue nel prossimo match, che sicuramente s’intitolerà: La vendetta di Mitchell.

Voto: 7 ½

 

Il match della vendetta. Chiaro l’esito: fuga di Roode, che probabilmente non vedrà mai una vittoria contro il nemico Booker. Il feud è costruito bene, lo ammetto, Sharmell è il punto debole dell’atleta di colore e guai a chi gliela tocca, ma francamente mi aspetto prima o poi un Booker T che vada davvero di matto, torturando e sfregiando seriamente il povero milionario e prenda definitivamente la rivincita sua e della moglie. Facciamo così: per adesso la chiamiamo “La semi-vendetta” in attesa di qualcosa di più completo.

Voto: 6 ½

 

Hardcore significa, alle volte, strambo. Ed è bello notare con quanti oggetti si può fare male alla gente. Il mio unico interrogativo è: che fine hanno fatto i Guns in tutta la seconda parte del match? Seriamente, sto pensando di contattare “Chi l’ha visto?” o “CSI” o sguinzagliare i miei segugi (tranquilli, non ne ho). Eccessivo, dunque, a mio parere il push dato a Lethal che doveva riottenere sì la cintura, ma più umilmente. E dare anche ciò che si meritano ai due compagni che tanto lo hanno aiutato, nel corso di questi mesi, a infliggere batoste ai fratelloni. Come si dice, una 3D è per sempre, amen.

Voto: 6 ½

 

E passiamo allo spannung, uno dei main event secondo me più elettrizzanti della storia della TNA. In effetti ci hanno proprio azzeccato: la scelta di fare di Joe il ring enforcer del match ha preventivato entrambi i contendenti di aiutarsi di complici esterni o fattori climatici, almeno fino a quando il caro Samoa non avesse deciso di inseguire AJ fino in capo al mondo aprendo in questa maniera un feud costruttivo (che potrebbe portarlo alla cintura se decidesse di rinnovare il contratto) con il principe e la famiglia Angle. Ma il colpo di scena è stato anche quello di genio che farebbe valere persino un ppv piuttosto scarso. La rivolta di Tomko contro il suo ex compagnone Cage dopo che ad Impact sembrava in corso una pacificazione tra i due. Incredibili risvolti e immaginate me, davanti allo schermo, che con le mani ai capelli e la bocca aperta, mentre mi squilla il cellulare e faccio cadere la penna che avevo in mano dritta nel cestino sotto di me, che grido un “Nooooo!” appassionato e comincio a piangere, ma nello stesso momento la mia mente accorda il piano diabolico della preparazione del grande feud che ancora non c’è stato tra Christian e Tomko da parte della TNA. Mi piace, comunque, mi piace.

Voto: 9

 

A presto, prossimamente con voi.

 

Vito “The Rated R Superstar” Miacola.